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Dieta a zona come funziona

Sicula doc anche se nata a Berlino, blogger affermata, estremamente curiosa, appassionata sin da ragazzina di scrittura e tecnologia, praticamente il suo pane quotidiano. Equilibrio sopra ogni cosa, senza pregiudizi e non teme i giudizi altrui, in grado di portare a termine importanti affari. Gli vengono riconosciute capacità intuitive.

La dieta a zona è una dieta alimentare particolare perché ha lo scopo di stimolare gli eicosanoidi. Questi sono degli ormoni che possono essere divisi in “cattivi” e non, e questa dieta cerca di eliminare i primi, favorendo la stimolazione dei secondi. In tal modo, se ci sarà un numero maggiore di eicosanoidi positivi rispetto a quelli negativi, il corpo migliorerà le sue funzioni e sarà anche in grado di migliorare il livello dell’insulina nel sangue.

Dieta a zona: come si fa, cosa mangiare

Capire come fare la “dieta a zona” non è semplice, perché prima di tutto vanno calcolate le percentuali di massa magra e anche quelle delle proteine da apportare, quelle dei grassi, dei carboidrati ecc…Va anche calcolata la quantità di attività fisica che in media si svolge, per poter capire quale sia il fabbisogno proteico di cui si ha bisogno. Di solito, si calcola che servono 1 o 2 grammi di proteine per kg di peso corporeo.

Secondo i medici che prediligono la dieta a zona, si devono fare sei pasti al giorno e il primo, cioè la colazione, è quello in cui si deve mangiare di più. Oltre al pranzo e alla cena, a metà mattinata e metà pomeriggio si devono fare degli spuntini.

Ogni volta che si pranza o si cena, l’ideale è iniziare a consumare le proteine: in questo modo, si ritarda la produzione di insulina e il grasso viene sfruttato come energia, e quindi bruciato.

Secondo questa dieta, le proteine devono occupare il 40% dei pasti totali della giornata.

Se la facilità di svolgere questa dieta è uno dei vantaggi, i contro consistono nel fatto che i risultati siano lenti.

Dieta a zona: altre caratteristiche

È stato un certo “Dottor Barry Sears” ad ideare la dieta a zona. Egli si era specializzato in medicina e biochimica e ha sempre vissuto negli Stati Uniti. Ha pensato che la soluzione al dimagrimento, ma anche a favorire un’alimentazione corretta, si concentrasse unicamente nella fisiologia umana, i cui responsabili sono proprio gli eicosanoidi. Questi possono essere assunti con farmaci oppure attraverso particolari cibi. Alcune persone che hanno provato la dieta a zona sono riuscite a trovarsi bene e a dimagrire, anche se altre preferiscono altre forme di diete.

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